FAQ per le aziende

FAQ Aziende2024-02-02T11:00:05+02:00
La grandine danneggia i pannelli?2024-02-20T18:04:36+02:00

Nella stragrande maggioranza dei casi, no: i pannelli sono testati secondo rigidi standard internazionali (CEI 61215) che contemplano anche la grandine. Nei test di omologazione dei pannelli è previsto un test che consiste nel colpire il pannello con una sfera di ghiaccio del diametro di 25mm e alla velocità di 80 kilometri orari: il pannello deve rimanere intatto. Il vetro temperato che protegge il film in silicio è infatti particolarmente resistente, e rappresenta la maggior parte del peso del pannello stesso.

Solo in casi eccezionali abbiamo assistito a danni da grandine tali da dover sostituire i pannelli: in tali casi abbiamo osservato chicchi di grandine delle dimensioni di una palla da tennis, e danni ingenti anche alla copertura dei tetti.

BP suggerisce di accendere una copertura assicurativa a protezione dell’immobile, ivi compreso anche l’impianto fotovoltaico.

Ogni quanto fare lavare i pannelli?2024-02-20T18:04:55+02:00

I pannelli fotovoltaici trasformano la luce in elettricità: le celle in silicio cristallino devono poter ricevere la maggior quantità di luce possibile per convertirla in elettricità. Se il vetro (temperato) che protegge le celle è sporco, la produzione di elettricità risulterà compromessa.

Lo smog, la polvere, la fuliggine dei camini, i residui oleosi degli sfiati delle cappe domestiche, lo sporco degli uccelli “opacizzano” il vetro protettivo, riducendo la quantità di luce che va a “illuminare” le celle in silicio.

Con quale frequenza lavare i pannelli fotovoltaici dipende dalle condizioni ambientali di ciascun impianto.

Normalmente un lavaggio annuale eseguito all’inizio della primavera è più che sufficiente.
In casi particolari (prossimità a forti fonti di inquinamento come: strade ad elevata percorrenza, aeroporti, ristoranti o aziende chimiche) può essere utile una frequenza maggiore.

In qualsiasi caso consigliamo fortemente di NON andare oltre i 2 anni.

Quali sono le differenze fra una batteria agli ioni di litio e una al litio-ferro-fosfato?2024-02-20T18:05:18+02:00

Le due tipologie di batterie per accumulo oggi maggiormente in voga sono: batterie agli ioni di litio (come quelle comunemente utilizzate nei telefoni cellulari) e batterie al litio-ferro-fosfato.

La differenza principale è legata al materiale utilizzato nelle batterie: nelle batterie agli ioni di litio, l’anodo (il polo negativo della batteria) è costituito da un ossido di litio, mentre nelle batterie litio-ferro-fosfato l’anodo è costituito da, appunto, ferro fosfato. Tali differenze hanno un impatto sul funzionato interno della batteria, che si traduce nelle seguenti caratteristiche:

  • Le batterie a ioni di litio hanno una maggiore densità di energia, cioè possono immagazzinare più energia a parità di volume. Tali batterie risultano quindi essere più piccole e leggere delle batterie ferro-fosfato, a parità di energia immagazzinata.
  • Le batterie ferro-fosfato sono considerate più sicure rispetto alle batterie al litio tradizionali, con una maggiore stabilità termica e una maggiore resistenza al surriscaldamento.
  • Le batterie al ferro-fosfato hanno una maggiore durata di vita rispetto alle batterie agli ioni di litio.
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